Il Regno Vegetale da sempre ci offre una serie pressocché sterminata di sostanze che possono aiutare il nostro organismo e quello dei nostri animali a contrastare numerose problematiche relative alla nostra salute. Tra queste sostanze i Polifenoli ricoprono un ruolo molto importante nel mantenere in equilibrio numerose funzioni fisiologiche ovvero a ripristinarle quando queste vengono alterate. I Polifenoli sono noti anche come “Vitamina P” proprio per queste caratteristiche. Tra i Polifenoli, il resveratrolo è senz’altro uno dei più noti, considerando che lo si trova in moltissimi alimenti vegetali e nel vino rosso. Moltissime piante lo producono per combattere i funghi che possono aggredirle, pertanto una delle più importanti attività del resveratrolo è quella di essere un potente antifungino. Ma le sue attività note sono:
• inibizione della perossidazione lipidica
• inibizione dell’aggregazione piastrinica
• proprietà antinfiammatorie
• proprietà vasodilatanti
• proprietà antiradicalica
• attività agonista sui recettori degli estrogeni
Il suo utilizzo più diffuso è senza dubbio l’impiego come vasoprotettore e nelle malattie cardiovascolari, avendo potenti attività antiossidanti sull’endotelio vasale. A partire dagli anni ’70 sono stati condotti numerosi studi per esaminare la farmacologia del resveratrolo e individuare eventuali utilizzi in ambito clinico. Tali studi hanno evidenziato effetti biologici positivi del resveratrolo nei processi infiammatori, in ambito oncologico, cardiovascolare, nel controllo dell’obesità, in corso di diabete di tipo 2 e in neurologia (Aggarwal et al., 2004).
Il resveratrolo, come altri polifenoli, è risultato in grado di indurre apoptosi (morte cellulare programmata) in cellule cancerogene (Surh et al. 2003). Prima di questo studio, il resveratrolo era risultato efficace nel ridurre la massa tumorale in studi preclinici effettuati nel ratto. L’azione antitumorale era evidente in tutti e tre gli stadi di un tumore: sviluppo, promozione e progressione tumorale. Gli effetti chemoprotettivi del resveratrolo erano stati confermati anche in studi in vitro su cellule derivanti da tumori umani. Il resveratrolo è capace di contrastare l’azione di agenti cancerogeni attraverso due differenti meccanismi:
1- l’inibizione degli enzimi di fase I (riduzione dell’attivazione di agenti cancerogeni);
2- l’incremento dell’attività degli enzimi di fase II (incremento dei processi di detossificazione).
Il resveratrolo manifesta una potente attività antiradicalica, cioè è in grado di contrastare il danno indotto dai radicali liberi (ROS, Reacting Oxygen Species) attraverso meccanismi anti-ossidanti intrinseci ma anche inducendo l’organismo ad attivare sistemi cellulari anti-ROS.
Il resveratrolo esplica attività antinfiammatoria per inibizione della funzione trascrizionale di NF-kB e dell’angiogenesi VEGF-indotta (Guo et al., 2014; Ozcan Cenksoy et al., 2014).
L’NF-kB (nuclear factor kappa-light-chain-enhancer of activated B cells) è un fattore di trascrizione che si attiva ed è coinvolto nelle reazioni della cellula in risposta a stimoli quali stress, traumi, radicali liberi, irradiazione e gioca un ruolo chiave nei processi di risposta immunitaria alle infezioni. L’attivazione di NF-kB è sempre correlato ad alterazioni del sistema immunitario e allo sviluppo di infiammazione.
Il VEGF (vascular endothelial growth factor) è il fattore di crescita dell’endotelio vascolare: è una molecola che stimola la mitosi della cellula endoteliale ed è coinvolto pertanto nella formazione di nuovi vasi sanguigni (angiogenesi).
Molte cellule tumorali producono il VEGF per poter stimolare la formazione di vasi sanguigni contemporaneamente alla crescita del tumore stesso per poter crescere più rapidamente. Il resveratrolo riesce ad inibire la sintesi e il rilascio di VEGF e la sintesi di metalloproteasi, enzimi che permettono la migrazione dei vasi sanguigni degradando le proteine della matrice connettivale (Zhang, Yang, 2014).
Sul versante cardiovascolare il resveratrolo aumenta la sintesi di ossido nitrico (NO), un potente vasodilatatore endogeno, probabilmente coinvolto nelle azioni anti-proliferativa, anti-trombotica e anti aterogena attribuite al resveratrolo stesso. Inoltre il resveratrolo manifesta effetti inibitori sull’aggregazione piastrinica e sull’ossidazione delle lipoproteine a bassa densità (LDL, Low density lipoprotein) evidenziando effetti positivi in caso di danno miocardico da riperfusione-ischemia (Bradamante, 2004).
Sul sistema immunitario il resveratrolo è risultato efficace nel modulare la risposta infiammatoria indotta sia da stimoli meccanici che infettivi. Infatti è risultato efficace nel contrastare l’aumento di citochine pro infiammatorie quali l’interleuchina-1beta, l’interleuchina-6 e il TNF-alfa (tumor necrosi factor), oltre a inibire enzimi coinvolti nei processi infiammatori come ad esempio la cicloosigenasi 2 (COX2), la chemochina MCP-1 (proteina che favorisce la migrazione dei globuli bianchi nelle sedi di infiammazione) e la sintetasi inducibile dell’ossido nitrico (iNOS), (Vang et al., 2011).
Sul tessuto nervoso, gli studi su animali hanno messo in risalto diverse attività importanti, quali la riduzione della perossidazione lipidica e della distruzione di cellule nervose, la riduzione delle aree soggette a danno, riduzione della frequenza dicrisi convulsive, miglioramento della coordinazione motoria e della capacità di apprendimento (Vang et al., 2011).
Il resveratrolo è capace di stimolare la lipolisi e l’apoptosi degli adipociti, riducendo quindi la massa grassa anche attraverso il loro accumulo nel tessuto adiposo. Il resveratrolo è capace di regolare la produzione di adiponectina, ormone che controlla il consumo di grassi e che è risultato essere carente nelle persone obese (Rosenow et al., 2012).
COME CI PROTEGGE DAI VIRUS?
Ma non tutti sanno che il resveratrolo possiede attività antivirali molto potenti soprattutto sull’Herpes simplex virus (HSV) 1 e 2 e sull’HSV-1-acyclovir-resistente contrastando la replicazione e agendo direttamente sulla trascrizione del genoma virale e sulla sintesi del DNA.
Il resveratrolo agisce direttamente sull’’espressione genica di alcune proteine-chiave che vengono usate dal virus sia per infettare le cellule che per la sua replicazione all’interno di queste. Uno studio italiano ha dimostrato l’effetto antireplicativo del resveratrolo anche nei confronti dei virus influenzali A.
Alcuni virus, come il Virus Respiratorio Sinciziale, inducono nel corso dell’infezione una potente liberazione di citochine infiammatorie. Il resveratrolo è capace di ridurre la sintesi di queste molecole che sono in grado di richiamare cellule infiammatorie che danneggiano il tessuto, peggiorando di fatto il quadro clinico.
In sintesi, questa straordinaria molecola naturale può essere molto utile per sostenere numerose funzioni biologiche atte a preservare e mantenere un ottimale stato fisico.
Le informazioni riportate sono indicative e NON costituiscono in nessun modo terapie e cure mediche per la risoluzione di malattie, disturbi e/o altre patologie della salute.
La visita medica tradizionale rappresenta il solo strumento diagnostico per un efficace trattamento terapeutico e che gli eventuali suggerimenti contenuti nel sito vanno intesi come meri consigli di comportamento, non sostitutivi della visita medica.
FG RUSCO
Le informazioni riportate nel Sito, nei vari articoli, nei contenuti, nelle eventuali risposte a commenti, hanno esclusivamente scopo informativo e non hanno in alcun modo né la pretesa né l’obiettivo di sostituire il parere del medico e/o dello specialista, di altri operatori sanitari o professionisti del settore che devono in ogni caso essere contattati e consultati per la formulazione di una diagnosi o l’indicazione di un eventuale corretto programma terapeutico e/o dietetico e/o di integrazione alimentare, e più in generale per il confronto sulle suddette informazioni. In nessun caso il Sito, L’Editore che lo gestisce, gli autori degli articoli e/o dei contenuti e/o dei commenti e/o dei blog, né altri soggetti connessi al Sito, saranno responsabili di qualsiasi eventuale danno anche solo ipoteticamente collegabile all’uso dei contenuti e/o di informazioni presenti sul Sito. Il Sito non si assume alcuna responsabilità in merito al cattivo uso che gli utenti potrebbero fare delle informazioni riportate nel Sito stesso.